Per imballaggio preconfezionato o preimballaggio si intende l'insieme costituito dal prodotto e dal suo contenitore. Un prodotto si dice preconfezionato quando l'operazione di confezionamento viene effettuata in assenza dell'acquirente, secondo quantitativi standard determinati in anticipo e tali da non poter essere modificati senza alterare l'imballaggio stesso. Il quantitativo in massa o volume riportato sull'imballaggio prende il nome di "valore nominale" che va distinto dal peso effettivo del prodotto.
Un pacco di pasta, una bottiglia di olio o vino, una scatola di pelati o conserve sono esempi di preimballaggi in quanto la loro preparazione viene effettuata in assenza dell'acquirente, il quantitativo contenuto ha valori standard e non può essere modificato senza manometterne il contenitore.
I prodotti confezionati in assenza dell'acquirente sui quali non è indicato un quantitativo standard ma il peso effettivo, si chiamano "prepesati". Sono esempi di questa categoria vaschette di carne, pesce, formaggi o frutta nei reparti di vendita prodotto fresco (cioè non surgelato).
Le normative che regolano la produzione dei preimballaggi possono essere comunitarie o nazionali, si parla quindi di preimballaggi CEE e di preimballaggi nazionali. Si possono in termini generali identificare tre gruppi di preimballaggi:
La normativa vigente, fissa una serie di principi e di requisiti in base ai quali un preimballaggio può essere ritenuto conforme alle relative disposizioni di legge, in particolare per quanto riguarda la conformità del contenuto effettivo con quello nominale. La quantità di prodotto contenuta in un imballaggio è misurata sotto la responsabilità di chi effettua il riempimento, rispettando le regole seguenti:
L'ufficio Metrico è incaricato della vigilanza sul rispetto delle norme applicabili a tale tipologia di prodotti con particolare riferimento alle iscrizioni metrologiche, alle quantità di prodotto effettivamente contenute nel preimballaggio ed alle procedure adottate dalle aziende produttrici per garantire la conformità dei lotti di confezionamento alla normativa.
Ultimo aggiornamento 10 settembre 2019